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venerdì 10 febbraio 2017

Un viaggio lungo quattro mesi e novanta pagine

Sto viaggiando lungo i fiumi delle antiche civiltà, in questi giorni.

Dalla prua di una barca di papiro sul Nilo, osservo i campi e i contadini al lavoro. Stormi di uccelli acquatici ridacchiano tra i fiori di loto, i bambini ci inseguono per brevi tratti ridendo e correndo lungo la riva.
Sulla gobba di un dromedario guardo snodarsi la carovana, come un serpente nel deserto. Stiamo raggiungendo l'oasi, il fresco delle fronde, il canto dell'acqua e la dolcezza del riposo.
Attraverso la Mesopotamia sulla barca rotonda di un ricco mercante: tra l'odore di bitume e di animali spaventati, mi auguro che la corrente del Tigri mi porti veloce al mare.
Da qui mi imbarco su una robusta nave di legno e veleggio verso la ricca valle dell'Indo, a guardare come fanno a costruire i pesi per bilance.
Mi spingo più in là, verso il Mar Giallo per rubare il segreto della carta, vestirmi di seta e bere il tè.

aiquattroventi-storia-antiche-civiltà

Vedo meraviglie, paesaggi nuovi e inimmaginabili, assaggio cibi diversi, ascolto lingue incomprensibili e discorsi identici. Vado dove i mercanti dell'antichità andavano, sempre più in là, in cerca di pietre e metalli preziosi, materie prime rare e pregiate, gioielli e oggetti di prestigio, conoscenze, credenze, tecnologie innovative.

Sto scrivendo un altro libro di storia antica, in quesi giorni.

sabato 10 ottobre 2015

I viaggi son fatti anche di liste

Io e la geografia non ci siamo mai prese più di tanto. Io la trovavo noiosa e lei - be', non ho mai saputo cosa pensasse di me.
Ci siamo avvicinate un poco durante le campagne archeologiche: scavare nel terreno in cerca di tracce del passato mi ha fatto intuire la sua essenza.
La geografia non va letta sui libri di scuola e basta, non va studiata sulla fiducia: è una realtà complessa e va vissuta in prima persona. Percorrendo le strade, riconoscendo i paesaggi, confrontando il passato col presente, contando i passi che separano la fonte del fiume dalla sua foce. La geografia è la somma di tutte le discipline studiate a scuola: storia, matematica, letteratura, diritto, tecnica, ginnastica, arte... La geografia è La Summa ed è viva.

Ho conosciuto un geografo, tempo fa. Amava la geografia e l'onorava con tutto se stesso: dalla rotondità dell'epa, alla saggezza accumulata nei suoi viaggi. Mi ha trasmesso il suo amore e, assieme, anche qualche trucco di vita.
Come le liste delle cose da portare con sé nel bagaglio durante un viaggio. Anzi, durante tutti i tipi di viaggi. Luoghi freddi, caldi e temperati. Al mare, in montagna, in campagna o in città. Viaggi brevi, viaggi lunghi. Posti sperduti nel nulla o luoghi frequentati fin troppo.
Ogni viaggio ha la sua lista, diceva. Inizia a scriverne una alla prima occasione, poi di volta in volta aggiungi o togli qualcosa per adeguarla al nuovo viaggio. Ti troverai presto con tante liste quanti sono i tipi di viaggio e preparare i bagagli non sarà più un problema.
La prima occasione per me è stata la vacanza a Roma: viaggio in città di una settimana a fine estate.
Ho scritto la lista del bagaglio un paio di settimane prima di partire, il giorno dopo ho compilato la lista delle cose da fare e l'ansia da viaggiatrice una tantum s'è acquietata.

aiquattroventi-liste-viaggio

La mia lista è divisa in più parti: l'elenco del guardaroba con i vestiti e gli accessori per otto giorni in città, e gli elenchi "fissi" dei prodotti della cura personale (dallo spazzolino al rossetto, passando per le lenti a contatto), degli oggetti tecnologici (telefono, fotocamera, caricabatterie e batterie), di quelli per lo svago (libri, taccuino e diario di viaggio) e l'elenco dei documenti. L'ho scritta su tre fogli coi buchi e li ho portati con me in una busta di piccole dimensioni: accanto a ogni voce c'è un quadratino da sbarrare uno dopo l'altro man mano che inserisco le cose nel bagaglio - un trattino a matita verso destra all'andata e uno verso sinistra al ritorno.

aiquattroventi-liste-viaggio-borsa
Lista visiva delle cose da tenere in borsa: il diario di viaggio, la bottiglietta d'acqua, gli occhiali da sole, l'astuccio con matite e gomma, il disinfettante per mani, la liquirizia, la farfalla portapasticche, la macchina fotografica, la penna, il taccuino, il portamonete, la tavoletta di cioccolato fondente, l'astuccio del pronto intervento.

Di solito scarabocchio e butto le liste nel cestino, ma non questa volta: ho cancelllato i trattini a matita e l'ho riposta al sicuro in una piccola agenda, il mio quaderno dei viaggi.
Non si sa mai, potrei averne bisogno presto.

Buon vento



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