Ti ho tenuto nel mio cuore come la brace nel camino, per scaldarmi nelle giornate faticose, per ricordarmi che là, a metà anno, ci saresti stato tu ad allietarmi. Bastava un soffio e il bagliore rosso si sarebbe trasformato in un fuoco caldo e lucente.
Maggio, eri il premio che aspettavo da tanto: una vacanza in solitaria tra Ravenna e Cesena, per incontrare amiche, conoscerne di nuove, rifocillarmi di bellezza e fare un tuffo nella storia.
Già immaginavo fotografie, pagine del diario fitte di emozioni, scoperte straordinarie e del tutto inaspettate, le onde del mare e i gabbiani, le biciclette. Ti coccolavo come fossi un cucciolo da proteggere.
Avrei dovuto metterci più impegno, perché tutto è saltato: niente vacanza, niente bellezza, niente ricarica emotiva, niente racconti. Solo tanta tristezza e, poi, una pietra sopra.
Si ricomincia da capo: giugno porta fiori, brevi passeggiate, un poco di sole, l'affetto della famiglia e degli amici. Una nuova meta (Roma, di nuovo, a ottobre) e una meta promessa (Ravenna e Cesena, chissà?, in inverno).
Mi preparo.
Buon vento
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