Non importa della tosse, non importa dei lavori in casa da finire, non importa di nulla: oggi si va al Tredicino!
Il Tredicino è la festa dei santi patroni di Arona, ma il Tredicino è anche divertimento, luci, musica e adrenalina: è tempo di festeggiare, è tempo di giostre!
Fin da piccola le giostre del Tredicino sono i baracconi - tutte le altre giostre sono giostre o al massimo luna park. Quindi domenica andiamo ai baracconi: io, il marito e il Baldo.
Trovare parcheggio sarà un'impresa: i baracconi sono proprio sui grandi parcheggii gratuiti tra la stazione e gli alberi del Lido. Perciò la prendiamo larga e scendiamo direttamente alla darsena.
Ma anche la darsena e i parcheggi lungo la passeggiata a lago sono pieni: caravan, appartamenti-rimorchio, scalette, verande, lavatrici, stendini con panni ad asciugare e macchine lussuose disegnano un villaggio che tra poco lascerà solo qualche traccia sull'asfalto.
Man mano che ci avviciniamo ai baracconi, la musica rimbalza tra gli alberi, il profumo di fritto s'insinua nei pensieri e i sorrisi iniziano ad allargarsi. "Voglio una frittella", "Anch'io".
Da bambina m'incitavano a prendere la coda di un improbabile animale; da giovane osservavo i miei coetanei spingersi sull'autoscontro; da adulta passeggio nell'atmosfera magica fatta di luci, volumi alti, cantilene dei giostrai, colori, odori invitanti: osservo tutto, ogni particolare è una delizia.
Mentre lo zucchero della frittella mi disegna sul mento una barba di brillanti, un pensiero si accomoda in testa. Ogni anno i baracconi tornano, sempre uguali a se stessi - non mentono mai; ogni anno il tempo si ferma e s'annoda su di sé e passato, presente, futuro sono un tutt'uno.
Ecco perché amo i baracconi del Tredicino.
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