Dopo aver attraversato gli oceani in barca a vela, mi regalo Il giro del mondo in moto di Marco Deambrogio. Un libro letto anni fa e riletto con lo stesso piacere di allora.
Non conosco personalmente l'autore, ma dalle pagine di questo libro mi sembra una persona fortunata: sa come trasformare i sogni in realtà oltre ogni ostacolo, oltre ogni paura o titubanza, oltre ogni fatica; va avanti, in cerca di qualcosa di nuovo, per saziare la curiosità, per testare la forza della libertà. Per dare un senso più pieno alla propria vita.
A trent'anni inizia a viaggiare, o meglio a esplorare il mondo e, assieme, i propri limiti: sui ghiacci della Groenlandia, via terra e via fiume in Cambogia, in Vietnam e nella foresta amazzonica, sul fuoristrada in Islanda e attraverso l'Australia, sugli sci dalla Siberia al Polo Nord, a piedi nella foresta vergine della Nuova Guinea e sull'Everest.
E poi arriva la motocicletta e il giro attorno al mondo: cinquantasettemila chilometri in otto mesi, dal continente americano in direzione sud-nord al Giappone, dalla Russia in direzione est-ovest all'Europa del nord e, infine, in Italia, a casa.
Dopo questa avventura continua a viaggiare nel mondo, spesso in moto, a volte in automobile, altre ancora a piedi. Continua a incontrare gente, confrontarsi con la vita, provare e raccontare emozioni.
Marco Deambrogio, Il giro del mondo in moto, Sperling & Kupfer Editori, 2006 marcodeambrogio.com |
Un viaggiatore come quelli di una volta, per cui lo scopo del viaggio è la scoperta: scoprire l'infinito mosaico di paesaggi e genti, scoprire nuovi limiti, scoprire nuovi pensieri. Scoprire ogni volta la fortuna di una consapevolezza: il motore del viaggio è l'amore per la vita e per chi rimane a casa ad attendere il ritorno.
Questo mi fa riflettere: sono una viaggiatrice della mente, dell'anima e del tempo (raramente - ahimè - mi concedo un vero e proprio viaggio fisico al di là dei confini conosciuti), l'ultima "spedizione" la sto intraprendendo anche grazie alla fiducia delle persone che mi amano. Per me è una grande scoperta.
Buon vento!
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